E' stata una mattinata diversa dal solito, qualcosa non è andato nel verso giusto e poi l'arrivo della notizia, quella che nessuno di noi avrebbe voluto sentire: è morto Giorgio Orlandini.
Come? E' morto Giorgio? Sì, stamattina è mancato Giorgio e sembra banale dirlo e scriverlo ora ma siamo tutti un po' più soli. Parma è più sola. Il Parma è più solo. Parma Partecipazioni Calcistiche sarà un po' più sola.
E' mancato un pezzo di storia della città o, forse, più semplicemente è mancato un uomo che ha saputo fare sempre la differenza: con la sua ironia, con la sua intelligenza, con la sua furbizia, con le sue battute taglienti, che sapevano mettere a tacere chiunque.
E' mancato Giorgio, uno che, insieme ad Ermes Foglia, aveva partecipato alla prima rinascita del Parma Calcio negli Anni Sessanta e che, non contento, sempre insieme a Foglia, ha partecipato nuovamente alla rinascita del nuovo Parma Calcio 1913, promuovendo l'idea dell'azionariato diffuso con la nascita di Parma Partecipazioni Calcistiche.
E' mancato Giorgio, un uomo che è sempre riuscito ad avere una marcia in più, uno che non era solamente al passo con i tempi ma che, in realtà, aveva una visione del futuro precisa e puntuale perché consapevole e fiero dell'importanza di quello che la storia di tutti i giorni gli aveva insegnato.
Se n'è andato Giorgio, un tifoso, un Amico, un padre, un nonno, una persona perbene. E siamo tutti un po' più soli.
Ermes Foglia e Giorgio Orlandini.
Il primo Cda di PPC nel 2015,
con Giorgio Orlandini, secondo da sinistra, seduto.
Giorgio Orlandini, insieme a Sandro Piovani, Ermes Foglia
e Roberto Catelli, sul palco durante la prima festa sociale di PPC.
