martedì 27 novembre 2018

MERCOLEDI' 5 DICEMBRE: SERATA CON PPC ALLO STADIO TARDINI


Carissimi Soci PPC,
 pensando di far cosa gradita, con la presente ho il piacere d invitarvi all'evento conviviale:

PARMA PARTECIPAZIONI CALCISTICHE PPC - Socio PARMA CALCIO 1913"
«INCONTRO CON I SOCI - PRESENTAZIONE CALENDARIO PPC 2019 - CENA DI AUGURI DI NATALE 2018»
RISTORANTE STADIO TARDINI – MERCOLEDI’ 5 DICEMBRE ORE 20.00

La cena si svolgerà nella "nostra" casa sportiva, lo Stadio Tardini, e sarà preceduta da un incontro in Sala Stampa dove verrà presentato e consegnato ai Soci il Calendario PPC 2019. 
Sarà anche un'occasione per ritrovarci, per parlare di noi e scambiarci un saluto prima delle Festività Natalizie.
Ringrazio tutti per l'attenzione e, sperando nella vostra gradita presenza, colgo l'occasione per porgervi i più cordiali saluti. 

Il Presidente
Corrado Cavazzini



PROGRAMMA SERATA :

- ORE 19.00 SALA STAMPA
- SALUTI DEL PRESIDENTE CAVAZZINI E DEL CDA
- INCONTRO COI SOCI CON TEMA "PARLIAMO DI NOI-PARLIAMO DI PPC"
- PRESENTAZIONE AI SOCI E DISTRIBUZIONE DEL "CALENDARIO PPC 2019" 

ORE 20.00 RISTORANTE TARDINI CENA PPC 

- ORE 22.00 SALUTI  DEL CONSIGLIO - BRINDISI DI AUGURI E FINE SERATA

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CENA: costo di € 30 a persona da versare anticipatamente presso la Segreteria PPC.

Saranno accettate prenotazioni fino ad esaurimento posti .(visto la capienza limitata della Sala (150 posti) si consiglia prenotarsi per tempo).

PARCHEGGIO LIBERO INTERNO STADIO
(accesso da ingresso curva nord)

MENU'



PARMA SASSUOLO: IL NOSTRO TERZO TEMPO AL PETITOT

Al termine della partita di domenica scorsa, alcuni rappresentanti di PPC e della tifoseria del Sassuolo si sono ritrovati al Petitot per festeggiare tutti insieme: il bello dello sport è anche questo, ovvero stare insieme anche se uno ha vinto e l'altro ha perso.














SPORT CIVILTA', IERI FESTA PER IL PARMA CALCIO E PPC

Ieri, al Teatro Regio, si è svolta, con successo, la quarantaduesima edizione del premio internazionale Sport Civiltà: tra i premiati, alla manifestazione organizzata dai Veterani dello Sport di Parma, presieduta da Corrado Cavazzini (nostro numero uno di PPC), anche il Parma Calcio 1913 per la straordinaria impresa sportiva dell'anno.


Il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, consegna il premio
 al Vicepresidente di Parma Calcio 1913, Giacomo Malmesi.


Da sinistra, Federico Pizzarotti, Corrado Cavazzini,
Alessandro Lucarelli, Luca Carra e Giacomo Malmesi.

PARMA-SASSUOLO: «OCCHIO... ALLE CURVE DA A»!

Eccoci nuovamente ad una nuova puntata di «Occhio... alle curve da A»: grazie a Lorenzo Cattani, possiamo ammirare due scatti dei tifosi fatte prima di Parma-Sassuolo.





13. GIORNATA
PARMA-SASSUOLO: 2-1

MARCATORI: 6′ pt Gervinho (P), 25′ pt B. Alves (P), 35′ pt Babacar (S).

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Barillà, Scozzarella (42′ st Stulac), B. Alves (cap.), Siligardi (21′ st Biabiany), Gervinho, Gagliolo, Inglese, Grassi, Bastoni (36′ st Gazzola). A DISPOSIZIONE: Frattali, Bagheria, Deiola, Ceravolo, Ciciretti, Rigoni, Sprocati. ALLENATORE: D’Aversa.

U.S. SASSUOLO: Consigli, Marlon, Magnanelli (15′ st Djuricic), Rogerio, Magnani, Berardi, Boateng (15′ st Sensi), Babacar, Ferrari, Duncan, Bourabia. A DISPOSIZIONE: Pegolo, Lemos, Matri, Peluso, Lirola, Trotta, Di Francesco, Dell’Orco, Locatelli, Brignola. ALLENATORE: De Zerbi.

ARBITRO: Sig. Paolo Valeri di Roma 2. ASSISTENTI: Sigg. Daniele Bindoni di Venezia e Giovanni Baccini di Conegliano. QUARTO UOMO: Sig. Francesco Guccini di Albano Laziale. V.A.R: Sig. Rosario Abisso di Palermo. A.V.A.R.: Sig. Pasquale De Meo di Foggia.

NOTE – CALCI D’ANGOLO: 2-3. AMMONITI: Inglese, B. Alves, Bastoni, Duncan, Marlon, Ferrari, Consigli. RECUPERO: 3’pt, 4’st.

venerdì 16 novembre 2018

DOMENICA 18/11, PARTITA BENEFICA AL TARDINI: C'E' ANCHE PPC!

Cari Soci,

la seconda parte de La Cultura si fa Sport, organizzata dal nostro amico e Socio PPC Andrea Fiore di Net Project, prevista per il 28 ottobre scorso ed annullata per maltempo, verrà recuperata domenica 18 novembre

Alle 14.30, infatti, è prevista la super sfida tra Vecchie Glorie del Parma e gli amici de La Cultura si fa Sport, tra i quali ci saranno anche Amministratori e Soci di PPC: vi aspettiamo numerosi anche se sappiamo già chi vincerà... GIOCAMICO, al quale è stato devoluto sia l'incasso della serata de La Cultura si fa Sport (Auditorium Paganini, 27 ottobre scorso, con ospiti Arrigo Sacchi, Vincenzo Pincolini e Luca Baraldi, moderati dal giornalista Mediaset Mino Taveri) e al quale saranno devolute le offerte raccolte proprio domenica al Tardini.

Non mancate!!

lunedì 12 novembre 2018

TORINO -PARMA, LE FOTO DEI NOSTRI SOCI /2

Oltre a Marcello, a Torino, erano presenti anche Andrea e Cesar, entrambi Soci PPC: ecco le loro fotografie dall'Olimpico... con tanto di selfie!!






TORINO -PARMA, LE FOTO DEI NOSTRI SOCI /1

A far concorrenza all'AD Grisanti, ci hanno pensato i nostri Soci in trasferta a Torino: tra i fortunati che hanno avuto la possibilità di avere i biglietti PPC, c'era Marcello, che ha mandato alcuni scatti, di cui uno simpaticissimo con... il "Gallo"!!





TORINO-PARMA: «IN TRASFERTA CON L’AD»!

Anche in quel di Torino, non è mancato il nostro reporter di fiducia per le gare del Parma in trasferta: Alberto Grisanti, Ad di PPC, ha mandato nuovamente i suoi scatti e completato la sua seguitissima rubrica... «In trasferta con l'Ad»!













12. GIORNATA
TORINO-PARMA: 1-2

MARCATORI: 9′ pt Gervinho (P), 25′ pt Inglese (P), 37′ pt Baselli (T).

TORINO FC: Sirigu, Izzo, Soriano (13′ st Berenguer), Baselli (37′ st Parigini), Belotti (cap.), I. Falque, De Silvestri, Djidji (2′ st Zaza), Nkoulou, Aina, Rincon. A DISPOSIZIONE: Ichazo, Rosati, Lukic, Ansaldi, Damascan, Edera, Moretti, Bremer. ALLENATORE: Mazzarri.

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Barillà, Scozzarella (32′ st Deiola), B. Alves (cap.), Gervinho, Gagliolo, Inglese (24′ st Ceravolo), Biabiany (24′ st Gazzola), Grassi, Bastoni. A DISPOSIZIONE: Frattali, Bagheria, Da Cruz, Ciciretti, Gobbi, Di Gaudio, Siligardi, Rigoni, Sprocati. ALLENATORE:: D’Aversa

ARBITRO: Sig. Davide Massa di Imperia. ASSISTENTI: Sigg. Gianmattia Tasso di La Spezia e Alessio Tolfo di Pordenone. QUARTO UOMO: Sig. Antonio Giua di Olbia. V.A.R: Sig. Daniele Chiffi di Padova. A.V.A.R.: Sig. Alessandro Lo Cicero di Brescia.

NOTE – CALCI D’ANGOLO: 7-7. AMMONITI: Barillà (P), Sepe (P). Rincon (T), Gagliolo (P), De Silvestri (T), Deiola (P). RECUPERO: 2’pt, 4’st.

venerdì 9 novembre 2018

GIOVEDI' 15 NOVEMBRE, 70ESIMO DELL'AQUILA LONGHI

Riceviamo questa comunicazione da parte del grande amico e Socio di PPC, Corrado Marvasi: l’invito è esteso a tutti i Soci di Parma Partecipazioni Calcistiche.





AL DSEVOD E MANDELLI DAL PAPA

Due Soci PPC, Giancarlo Mandelli e Maurizio Trapelli (più noto come Al Dsevod, ovvero la maschera di Parma) sono stati ricevuti, nei giorni scorsi, da Papa Francesco: entrambi erano a Roma per parlare delle Maschere italiane. Al Dsevod, presidente del centro coordinamento nazionale maschere italiane, e Mandelli, presidente del museo delle maschere del castello di Bardi, sono andati nella capitale per parlare e presentare maschere.




BENVENUTO AL NUOVO PRESIDENTE!

Pietro Pizzarotti è il nuovo Presidente del Parma Calcio 1913 e PPC vuole dargli il benvenuto, citando le prime parole dette da numero uno al sito della squadra crociata (www.parmacalcio1913.com).



Parma, 9 novembre 2018 – Poche ore dopo la sua nomina, il nuovo Presidente del Parma Calcio 1913 Pietro Pizzarotti ha raccontato al sito ufficiale crociato le sue prime sensazioni.
Presidente? Sig. Pizzarotti? Come la dobbiamo chiamare?“Pietro, Pietro… Non scherziamo…”
Però tutti qui la chiamano “Pres” già da un po’…“È vero, però non sono l’unico che viene chiamato così… – ride – A volte tra soci ci abbiamo anche scherzato: quando i giocatori uscivano dallo spogliatoio per allenarsi e magari eravamo lì per salutarli, tutti si rivolgevano a noi con un susseguirsi di “Ciao Pres”, “Ciao Pres”, “Ciao Pres”…”
Ora però il Presidente è lei. È più grande l’emozione o la responsabilità?“Entrambe. È un ruolo che mi dà una grandissima emozione, e allo stesso tempo mi fa sentire il peso di una grande responsabilità. Peso che è sicuramente più leggero sapendo di essere circondato da persone che mi aiuteranno molto in quest’esperienza. È un ruolo molto, molto importante al quale posso dire senza ombra di dubbio che dedicherò tutto me stesso”.
Si può dire che la sua nomina rafforza, per così dire, il legame tra la città e una società dalle forti radici parmigiane? Quali sono le basi di questo Parma?“La componente parmigiana è sempre stata forte sin dall’inizio di questa rinascita. Penso ai soci di Nuovo Inizio ma anche a Parma Partecipazioni Calcistiche. Una società moderna deve imparare dal proprio passato, certo, ma deve sempre guardare al presente e gettare le basi per il futuro. Serve molta attenzione dal punto di vista finanziario, perché questo Parma non deve mai fare il passo più lungo della propria gamba, senza dimenticare le esigenze legate al raggiungimento del proprio obiettivo. La salvezza per noi equivale a uno Scudetto, un sigillo su un’impresa sportiva – la risalita immediata dalla D alla A – che forse ancora fatichiamo a mettere a fuoco”.
Continuerà ad essere una proprietà che preferisce i fatti alle parole?“Siamo sempre stati al fianco della squadra, della società e della città. Il Parma non è mai rimasto solo. Non abbiamo mai fatto proclami, abbiamo lavorato parlando poco, abbiamo dimostrato di avere il Parma nel cuore con i fatti, molto più che con le parole. Come piace a noi”.
Ciò non toglie che, come avete detto a più riprese, non siete imprenditori sportivi. Conferma che siete alla ricerca di un socio che possa acquistare una quota di maggioranza?“Amare il calcio e viverci a contatto non ti trasforma automaticamente in imprenditore sportivo. La nostra passione è sempre stata forte, ricordo ancora quando con Marco (Ferrari, ndr) e Giacomo (Malmesi, ndr) negli anni ‘90 seguivamo il Parma, spesso anche in trasferta. Essere imprenditori sportivi significa però conoscere questo mondo alla perfezione. In questi tre anni siamo cresciuti molto, tutti insieme, sempre con un’ampia condivisione su tutto, ma ciascuno di noi ha costruito la propria vita prendendo direzioni diverse da quella che prenderebbe un imprenditore che fa del calcio il proprio business. Noi amiamo la nostra città e il Parma, e ciò che facciamo è esclusivamente guidato da questo. Mio padre non vuole che si sappia, ma dopo Spezia-Parma l’ho sentito al telefono davvero commosso. Per non parlare di quando eravamo insieme al battesimo di mio figlio, durante Parma-Carpi, e andavamo avanti e indietro in un angolo del Duomo mentre seguivamo con tensione gli aggiornamenti. Ma anche vedere Giacomo (Malmesi, ndr) quasi tutti i giorni al campo a seguire gli allenamenti, o le ore passate al telefono a parlare del Parma con Guido Barilla, Angelo Gandolfi, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio… Conosciamo però i nostri limiti. Dopo aver contribuito alla rinascita della nostra squadra e avergli garantito un futuro, manteniamo un ruolo di garanzia con un obiettivo dichiarato, con sincerità e serenità . Nei prossimi mesi inizieremo la ricerca di un imprenditore specializzato che possa continuare a far crescere questa società e questa piazza. Per evitare situazioni poco credibili o perdite di tempo, nomineremo presto un advisor specializzato di primario standing internazionale, che ci guiderà in questa ricerca. Non abbiamo alcuna fretta in questo percorso, che non riterremo completato sino a quando non avremo identificato il profilo ottimale. Questa è la strada che abbiamo condiviso in questo momento”.
Quella di Nuovo Inizio, con sette soci, è una formazione societaria che è sempre stata vista dall’esterno con curiosità. Ci racconta come ha funzionato finora?“Credetemi quando dico che siamo prima di tutto un gruppo di amici. Questo Parma può davvero considerarsi una famiglia. È un gruppo nel quale ognuno ha i suoi ruoli ben precisi, senza “invasioni di campo” o gelosie. In Nuovo Inizio c’è una condivisione totale, ma dietro le quinte ci sono persone che lavorano tutti i giorni per far sì che si possa affrontare ogni tipo di ostacolo. Uno dei fattori che ha permesso questa scalata è il valore umano e professionale di tutti quelli che lavorano senza riflettori. Un esempio? Sabato, vigilia di Parma-Frosinone: alle 19 c’è stato un problema tecnico che ha lasciato il Centro Sportivo di Collecchio completamente senza elettricità. Solo 15 minuti dopo sarebbero arrivati i giocatori per il ritiro pre-partita, per non parlare della cena, che era fissata alle 19:45 ed era già quasi già pronta. In una manciata di minuti il nostro Team Manager Alessio Cracolici ha trovato una sistemazione in un hotel cittadino e i dipendenti del ristorante hanno fatto le corse per far sì che il menù stabilito dal nutrizionista fosse pronto anche nella nuova sistemazione. Spostare un intero ritiro in 30 minuti sembra quasi impossibile, ma tutti si sono messi a disposizione, da Stefano Perrone ai fisioterapisti e ai collaboratori, dando il 200% per la causa. Riuscire a superare e a mascherare le situazioni complesse grazie all’impegno e al lavoro non è da tutti”.
In questo gruppo ci ci sono anche un Direttore Sportivo e un Mister che, arrivati nel dicembre del 2016, hanno dato un contributo fondamentale al ritorno in Serie A…“Daniele (Faggiano, ndr) e il Mister ci hanno impressionato da subito. Hanno saputo affrontare tutti i momenti difficili e hanno dato un contributo decisivo per permettere al Parma di superarli. In questi anni abbiamo visto con i nostri occhi quotidianamente il lavoro che hanno svolto, il gruppo che hanno creato. Ognuno con le proprie idee, con le proprie forze, il tutto al servizio del Parma. Il risultato è sotto agli occhi di tutti. Senza dimenticare, consentitemi, l’ottimo lavoro che sta impostando Luca Piazzi con il Settore Giovanile, come l’operato di tutti quelli che lavorano in questa società, dal primo all’ultimo”.
Ai tifosi, da Presidente, cosa si sente di dire?“Che devono essere orgogliosi, ma non di noi. Devono essere orgogliosi di loro stessi e di quanto è stato realizzato grazie al connubio tra la squadra e la città. Parma è una piazza non semplice, a volte incline al loggionismo, abituata ad avere il palato calcistico fine, ma questo non deve ingannare. Guardate gli ultimi anni: 10mila abbonati in Serie D, 9.500 in Lega Pro, 9.500 in Serie B, 13mila in Serie A. Abbiamo intrapreso un viaggio dopo il fallimento, siamo partiti dalle ceneri, e probabilmente senza Marco Ferrari non saremmo qui: lo ricordo anche se so che lui si arrabbierà perché non ama troppo le luci della ribalta, ma è stato un collante fondamentale per tutti noi e lo è tutt’ora. Ora siamo in Serie A, a lottare per rimanerci. C’è chi dice che è il denaro la benzina che alimenta una squadra di calcio. Io credo che invece ci sia molto di più, e anzi sono convinto che la spinta dei nostri tifosi sia decisiva. Quando penso alla famiglia Parma, mi riferisco sicuramente anche a loro. Ogni volta che siamo riusciti ad essere una cosa sola, nel bene o nel male, abbiamo fatto grandi cose. Spero che questo non venga mai dimenticato”.
Tre promozioni, ora la Serie A, ma questo Parma secondo lei dove può arrivare?“La sfida di Torino, questo è il primo pensiero: domani abbiamo una gara importante contro una squadra che punta all’Europa League, e sono sicuro che daremo il massimo. L’obiettivo è chiaro, che è quello di salvarci, con le unghie e con i denti. Fino a quando non avremo raggiunto la quota fatidica dovremo essere dei martelli, non dovremo mai abbassare la guardia. Questo lungo viaggio ci ha ricordato a più riprese quanto sia importante non perdere mai l’umiltà, la cattiveria e la grinta, elementi necessari per arrivare al traguardo che ci siamo prefissati. A proposito di viaggi: ricordo come se fosse ieri quando quest’estate eravamo in treno, di ritorno da Roma dopo l’udienza di appello per il discorso legato ai messaggi WhatsApp. Ero con Giacomo Malmesi, Luca Carra, l’Avvocato Belli, Paolo Piva, Emanuele Calaiò. Abbiamo appreso la notizia e ci siamo abbracciati in mezzo al vagone, mentre al telefono parlavamo con Marco Ferrari, con gli altri soci, con il Direttore e il Mister. Penso spesso a quel momento. In ogni percorso ci possono essere ostacoli, difficoltà. Con questa compattezza e unione di intenti però nulla è insormontabile. Pensiamo al presente, pronti a lottare e a combattere sportivamente ogni battaglia, e dopo ogni caduta dovremo rialzarci, pronti ad abbracciarci di nuovo”.

lunedì 5 novembre 2018

PARMA-FROSINONE: «OCCHIO... ALLE CURVE DA A»!

Torna, come per ogni gara casalinga, la consueta rubrica «Occhio... alle curve da A»: grazie alla generosità del nostro amico e Socio Lorenzo Cattani, ecco il ricordo delle due curve, quella del Parma e quella del Frosinone.





11. GIORNATA
PARMA-FROSINONE: 0-0

MARCATORI: /
PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Stulac, Deiola, Ceravolo (28′ st Bastoni), Gobbi,  B. Alves (cap.), Siligardi (34′ st Inglese), Gervinho, Gagliolo, Rigoni (40′ st Grassi). A DISPOSIZIONE: Frattali, Bagheria, Da Cruz, Ciciretti, Scozzarella, Gazzola, Biabiany, Sprocati. ALLENATORE: D’Aversa.
FROSINONE CALCIO: Sportiello, Goldaniga, Maiello, Ciofani (cap.), Ariaudo, Zampano, Capuano, Ciano (41′ st Vloet), Campbell (35′ st Soddimo), Beghetto, Chibsah (25′ st Gori). A DISPOSIZIONE: Bardi, Ghiglione, Molinaro, Vloet, Brighenti, Cassata, Salamon, Krajnc, Crisetig, Pinamonti. ALLENATORE: Longo.
ARBITRO: Sig. Gianluca Manganiello di Pinerolo. ASSISTENTI: Sigg. Alessandro Lo Cicero di Brescia e Filippo Valeriani di Ravenna. QUARTO UOMO: Sig. Fabio Piscopo di Imperia. V.A.R: Sig. Fabio Maresca di Napoli. A.V.A.R.: Sig. Gianmattia Tasso di La Spezia.
NOTE – CALCI D’ANGOLO: 3-4. AMMONITI: Maiello (F), Chibsah (F), B. Alves (P), Goldaniga (F). ESPULSO: Stulac (P). RECUPERO: 0’pt, 4’st.

"COME L'ARABA FENICE" - INIZIO DELLA FINE - DI LORENZO CATTANI


TESTO TRATTO DA WWW.LORENZOCATTANI.COM, DOVE TROVERETE TANTISSIMI SCATTI ALLEGATI (https://lorenzocattani.com/2018/11/03/come-laraba-fenice/).
Inizio della fine
Siamo al 19 marzo 2015: il Parma Calcio, squadra dalla storia centenaria, è ufficialmente fallita.
L’inizio della fine è datato 18 maggio 2014, quando, sul campo, viene conquistato l’accesso al terzo turno preliminare di Europa League, chiudendo il campionato di serie A al sesto posto, davanti al Torino. In questa calda serata di fine maggio, la situazione vede il Toro al sesto posto provvisorio in classifica a 56 punti, mentre la formazione ducale è settima a 55, dopo che nella seconda metà del girone di ritorno le due formazioni si sono date battaglia con sorpassi e contro sorpassi. I gialloblu devono affrontare al Tardini il Livorno già retrocesso, mentre i granata se la devono vedere al Franchi con la Fiorentina, già in Europa. Non siamo padroni del nostro destino: dobbiamo vincere e sperare che il Torino non faccia altrettanto! Oppure, in virtù del vantaggio negli scontri diretti, in caso di sconfitta del Toro, potrebbe essere sufficiente un pareggio. Tutto ciò assumerà, pochi anni dopo, un sapore di già vissuto!
Il Parma vince, non proprio in scioltezza, per 2-0, dopo che Amauri al 62′ la sblocca e poi raddoppia all’80’. Il Torino fino all’83’ sta soccombendo per 2-1: per la qualificazione sembra fatta. Però, in un finale di gara thrilling, prima raggiunge il pari all’84’ con Kurtić, poi, a tempo già scaduto, quando a Parma la gara è terminata e tutti sono in trepidante attesa del fischio finale di Firenze, ottiene il rigore della possibile qualificazione. Sul dischetto va Cerci, ma il portiere viola intuisce e para!
Al Tardini scoppia la festa! Il parma, dopo 9 anni dalla sua ultima comparsa in Coppa UEFA (2006-2007), è nuovamente in Europa! Il tutto nell’anno del Centenario di fondazione del club: incredibile ma vero, sembra tutto perfetto e bellissimo!!!
Però… come spesso accade, c’è un però. La qualificazione europea sfuma: dopo qualche giorno si viene a conoscenza che il club non è in regola con alcuni pagamenti IRPEF e gli viene negata la licenza UEFA. Si tratta del primo tassello di una serie di gravi problemi finanziari che si protrarranno per tutta la stagione successiva, segnata da continui cambi di presidenza e proprietà, fumo negli occhi di tutti, prese in giro e negazione della più solare evidenza. Sembra di essere piombati in un terrificante incubo. Il risveglio finalmente avviene, ma è tramite una mazzata in faccia: dopo il fallimento della società, le trattative pseudo-reali con alcuni compratori italiani e stranieri, le aste fallimentari andate deserte a causa degli altissimi debiti di cui si dovrebbe fare carico la nuova proprietà, il Parma Calcio sparisce dagli elenchi federali… non esiste più!
La rinascita e il nuovo inizio
Siamo così arrivati al 27 luglio 2015: una nuova società sportiva dilettantistica, la S.S.D. Parma Calcio 1913, vede i natali, affiliandosi alla FIGC, che la ammette in sovrannumero in Serie D. Calcisticamente parlando, la città di Parma ha nuovamente una squadra che la rappresenta. Il nuovo club è posseduto da due società: Nuovo Inizio srl, composta da 7 imprenditori locali, che ne controlla la maggioranza, e da Parma Partecipazioni Calcistiche, formata da tutti quei tifosi che vogliono prendere parte alla storia della squadra. L’unico giocatore tesserato è Alessandro Lucarelli, il Capitano! Profetiche saranno le sue parole: “Sono morto con il Parma, rinascerò con il Parma!”
l 3 agosto 2015, a Collecchio, primo giorno di ritiro precampionato, sotto la guida del nuovo mister Gigi Apolloni, bandiera del Parma più bello ed amato, e davanti agli occhi del presidente Nevio Scala, il numero di tesserati è 10!
Il giorno 6 settembre 2015 siamo ad Arzignano, dove parte un nuovo, strano, stimolante ed indimenticabile campionato. La partita finisce 1-0 per il nuovo Parma, grazie ad un generoso rigore concesso nei minuti finali e realizzato da Musetti, ed un gol-non-gol (forse più gol che no) non dato ai nostri avversari sullo 0-0. La stagione che si è appena aperta ci proietta in un mondo calcistico vero e genuino, molto più a misura d’uomo, dove i giocatori non sono quei mostri sacri, intoccabili ed irraggiungibili, dei campioni di serie A, ma persone più umili e disponibili, trascinate e, a volte, quasi spaesate per tanto entusiasmo e tifo. In questo contesto, come dimenticare l’invasione di Brescello degli oltre 3000 supporters gialloblù per il derby col Lentigione (sì, il Lentigione, non la Roma, il Milan o la Juve, ma il vicino paese d’Oltrenza), costretto a disputare la gara a Brescello, viste le piccole dimensioni del proprio stadio di casa?
ome dimenticare il viaggio di questa trasferta fatto da alcune centinaia di tifosi in sella a Vespe, scooter o biciclette, con tappa per il “terzo tempo” in un bar di Sorbolo, in cui alcuni giocatori si sono messi dietro il bancone e si sono improvvisati barman? Come dimenticare la festa di un Parma Club in cui i giocatori stessi si sono messi a tagliare ed impiattare la torta, servendo piatti e calici di spumante ai tifosi presenti?
Ancora, le trasferte su campi più simili a coltivazioni di patate che a impianti da calcio; le strutture improvvisate per l’occasione, come la tribuna stampa e tribuna v.i.p. in tubi innocenti (con tanto di cartellone pubblicitario dell’impresa che l’ha montata) in quel di San Mauro Pascoli, campo divenuto famoso per il cerchio di centrocampo non in centro e non in cerchio?
E che dire del pallone finito in laguna nella trasferta di Chioggia? O della sfilata di trattori nell’intervallo della partita a Borgo San Lorenzo? In questi contesti non c’è da stupirsi nel vedere i nostri giocatori impossibilitati a scendere in campo per infortuni o squalifiche, mescolati in mezzo ai tifosi ad esultare o a lanciare cori.
Nel giro di pochi mesi si è passati da stadi ultramoderni ad impianti di paese piccoli, vecchi ed incompleti, quasi parrocchiali, ma il tifo, la fede calcistica e l’orgoglio crociato sono rimasti sempre quelli, assolutamente invariati. Anzi, per certi versi si sono rafforzati, rinsaldando i legami tra tifoseria e squadra. Basti pensare ai più di 10.000 abbonati, che uniti all’organizzazione a livello professionistico del club ducale, con un centro sportivo e uno stadio da serie A, hanno riempito l’annata di dolci contrasti!
Salvo rarissime occasioni, tutte le trasferte sono state feste di paese per celebrare l’invasione dei tifosi ospiti; mentre per noi sostenitori crociati, l’occasione per la classica gita fuori porta domenicale.
Nell’arco del campionato ci sono molti alti e pochi bassi, con le squadre avversarie che contro di noi giocano alla morte; ma dopo una sola stagione tra i dilettanti, il 17 aprile 2016, con la vittoria casalinga per 2-1 sul Delta Rovigo, i ducali festeggiano il ritorno tra i professionisti, al termine di un’annata da record sia per seguito di tifosi che per punti fatti.
Chiudendo l’intero campionato senza sconfitte, il Parma raggiunge il primato stagionale dell’unica squadra imbattuta nelle prime quattro serie italiane.
Indimenticabile è “l’invasione di curva” dei giocatori crociati, che nella festa finale, aprono i cancelli ed entrano nel cuore del tifo organizzato, lanciando cori e sventolando bandiere! La rivisitazione, in chiave gialloblu, della classica “invasione di campo”!!
In seguito, come da tradizione, squadra e tifosi si ritrovano in piazza all’ombra di Garibaldi per continuare i meritati festeggiamenti! Un nuovo e dolcissimo capitolo è stato appena scritto!!

"COME L'ARABA FENICE" DI LORENZO CATTANI

TESTO TRATTO DA WWW.LORENZOCATTANI.COM, DOVE TROVERETE TANTISSIMI SCATTI ALLEGATI (https://lorenzocattani.com/2018/11/03/come-laraba-fenice/).
Negli anni ’90, per la prima volta nella sua storia, la compagine crociata si affaccia in Serie A e stupisce tutti bruciando le tappe:
·         nel primo anno di permanenza (1990-91), piazzamento al 6° posto e conseguente qualificazione in Coppa Uefa 1991-92, fatto mai accaduto per qualunque altra neopromossa
·         nel secondo anno (1991-92), vittoria della Coppa Italia
·         nel terzo anno (1992-93), vittoria della Coppa delle Coppe a Wembley
·         nel quinto anno (1994-95), vittoria della Coppa Uefa
A seguire tanti altri successi, in trofei nazionali ed internazionali, due secondi posti in campionato ed una partecipazione alla fase finale della Champions League.
Poi nei primi anni 2000, il crack Parmalat (2003), alcune risicate salvezze, una retrocessione, l’immediata promozione e, quando si credeva di poter tornare agli antichi splendori, nel 2015 il fallimento e la ripartenza dai dilettanti.
Il bruciare le tappe però è sempre stato un nostro “marchio di fabbrica” cosi, ripartendo da zero, si è ripresa questa tradizione:
·         stagione 2015-2016: promozione dalla Serie D alla Lega Pro
·         stagione 2016-2017: promozione dalla Lega Pro alla Serie B
·         stagione 2017-2018: promozione dalla Serie B alla Serie A
Tre promozioni consecutive e record mai realizzato in precedenza da nessun’altra squadra calcistica italiana. Lo slogan “Come Noi Nessuno mAi” è la naturale conclusione di questo trittico incredibile e impensabile.
Per celebrare la ripartenza ed il percorso affrontato in questi ultimi tre anni, ho pensato di scrivere altrettanti articoli a corollario di una impresa che ha tuttora dell’incredibile, vissuta da tifoso (e a volte anche da fotografo) a fianco di quella che è sempre stata la squadra del mio cuore. Ho cercato di trasmettere parte delle mie emozioni, allegando alcune foto inedite che hanno come filo conduttore non tanto il gesto atletico del giocatore, bensì le stranezze, le particolarità e gli attimi di questo trittico magico e irripetibile, metafora di una storia universale di rinascita.

I) Come l’Araba Fenice: la fine, la rinascita e il nuovo inizio
II) Come l’Araba Fenice: di nuovo nei Pro
III) Come l’Araba Fenice: il Paradiso ad un passo