giovedì 27 febbraio 2025

DOPO PARMA-BOLOGNA, LE PAROLE DI LORENZO CHE VIVE IN ARGENTINA

 Lorenzo, Socio PPC che vive in Argentina, ci ha inviato questo bellissimo testo e noi lo pubblichiamo volentieri.

 

“Ti ho visto l’altro giorno per strada, eri sovrappensiero”. Così mi salutano spesso gli amici a Buenos Aires, dopo avermi beccato tempo prima a sgattaiolare a piedi, velocissimo, tra i lunghi viali della metropoli. “Probabilmente stavo pensando al Parma”. Più che una battuta, la mia risposta è ogni volta una sincera ammissione. Abitare in Argentina da 30 anni non mi ha mai fatto sentire lontano dalla mia squadra, ne ha anzi rinforzato il senso di appartenenza. 

Tra impegni lavorativi, trovo sempre il tempo di fermarmi ad immaginare come andrà la nostra prossima partita, visualizzandola fantasiosamente sui finestrini dell’autobus a Plaza de Mayo, oppure, nei momenti di attesa all’Università, proiettando la formazione titolare crociata sulle mattonelle intorno. Appena trovo la possibilità, Parma appare pure nelle mie lezioni di Semiologia, mentre spiego significato e significante, o sintagma e sistema; per poi notare con sottile orgoglio gli alunni che scrivono sui loro quaderni il mio esempio, utilizzandolo talvolta anche nei loro compiti scritti.

Tornare al Tardini è quindi per me una sorta di sintesi dei pensieri e delle speranze che accumulo durante il resto dell’anno. Oltre a ritrovare amici carissimi e riprovare sapori unici che solo Parma può offrire, i novanta minuti in Curva Nord sono un concentrato di tutte quelle emozioni che inizio a pensare, oserei dire bramare, già tempo prima, dopo il mio consueto rientro in Sudamerica per l’inizio degli impegni accademici. 

Quest’anno il dio del calcio ha voluto che scegliessi proprio Parma per le partite contro Monza e Bologna, facendomi vivere una doppietta unica: è la prima volta infatti che riesco ad assistere a due vittorie di fila in casa. Ne ho viste molte anche in D, in C e in B, ma un dittico tale non mi era ancora capitato. Il Tardini quest’anno, ha inoltre rappresentato per me l’inizio e il concludersi del mio viaggio in Italia, dal rigore di Hernani e le feste di fine anno, a quello di Bonny, più contropiede firmato Man-Sohm, per farmi rientrare in Argentina con la rinnovata speranza di una salvezza da conquistare. A un primo tempo colmo della abituale tensione è seguito un secondo tempo più organico, di mestiere, con maggiore compattezza e consapevolezza nelle nostre capacità. Adesso è il tempo degli esami, sia per i crociati che saranno alle prese con l’ultimo terzo di stagione, sia per me, che scrivo queste parole mentre mi trovo sul volo intercontinentale e già domani mi aspettano in sede a correggere le prime esposizioni orali. Mi vedranno contento, perché ho visto vincere il Parma.

Lorenzo